Archeologia

Il laser scanner è lo strumento che permette di rilevare nel modo più veloce e definito possibile
le aree di scavo, anche con immagini ad alta risoluzione georeferenziate, al fine di non fermare le operazioni stesse per lungo tempo .
Si possono realizzare misure in campo subito dopo la scansione e realizzare ortofoto e modelli tridimensionali.
La tecnologia applicata a questa disciplina consente di ottenere una banca dati tridimensionale che consente di preservare e/o restaurare il sito archeologico.
Lo scanner ha la capacità di acquisire una elevata quantità di dati, permettendo di rilevare qualsiasi oggetto con una maglia quadrata di punti fino
ad una risoluzione di 6mm x 6mm, dalla quale è possibile ricostruire la perfetta geometria dell’oggetto rilevato.
Inoltre, attraverso il valore di riflettanza acquisito per ogni impulso laser emesso dallo scanner, è possibile distinguere i
diversi materiali presenti all’interno del sito archeologico.
La post-elaborazione dei dati offre inoltre la possibilità di ricavare:
- -la nuvola dei punti colorata 3D (ogni punto viene colorato con il dato RGB del pixel dell’immagine digitale)
- -la mesh texturizzata (la nuvola dei punti viene triangolata per formare una superficie alla quale viene applicata l’immagine digitale georeferenziata)
- -le curve di livello
- -le sezioni e i profili
- -il modello tridimensionale (con il quale è possibile interagire con i più comuni Cad in commercio per documentare superfici, volumi, sezioni, prospetti, ecc.)