In geologia il laser scanner permette la creazione di DEM (Digital Elevation Model) con elevato dettaglio per la verifica, anche in condizioni di emergenza, della stabilità dei versanti e calcolo caduta massi. L’interfacciamento con il GPS consente una georeferenzazione veloce ed automatica e il sistema di misurazione consente di raggiungere anche zone non accessibili.
Lo scanner ha la capacità di acquisire una elevata quantità di dati (nuvola di punti), dai quali è possibile ricostruire la geometria dell’oggetto
rilevato.Nelle indagini geologiche lo scanner si rivela molto utile per il monitoraggio di movimenti franosi, per la verifica di stabilità di versanti
(anche in forte pendenza), per l’individuazione di macrofratture, per l’identificazione delle strutture tettoniche maggiori e per il riconoscimento della
discontinuita con la caratterizzazione geomeccanica dell’ammasso roccioso. Quest’ultimo è reso possibile grazie al valore di riflettanza che acquisisce
lo scanner per ogni impulso laser emesso. La riflettanza infatti è la quantità di luce incidente che una data superficie è in grado di riflettere, quindi
il suo valore è strettamente correlato alle caratteristiche del materiale colpito dall’impulso laser.